lunedì 21 gennaio 2019

Recensione: I figli del male - Antonio Lanzetta

TitoloI figli del male
Autore: Antonio Lanzetta
Editore: La Corte Editore
Collana: Underground
Genere: Thriller
Data edizione: 15/03/2018
Pagine: 356
Prezzo: 17,90€ (cartaceo) - 9,99€ (ebook)

È ancora notte quando Damiano Valente viene svegliato da una telefonata e in pochi minuti si ritrova sulla scena di un crimine atroce e inspiegabile: davanti ai suoi occhi un uomo con la gola tagliata, riverso in un’auto su una spiaggia vicino Castellaccio. Sporco di sangue e conficcato nella ferita, un biglietto con un messaggio contenente solo due parole: Lui vede.Damiano, lo Sciacallo, uno scrittore di- ventato famoso ricostruendo i casi di cronaca nera nei suoi libri, aveva pro- messo di non farsi più coinvolgere, di non scrivere più. Per dimenticare. Per sfuggire a un passato di morte e sangue che in- vece continua a tormentarlo.Ma gli incubi non sono finiti e lui non può tirarsi indietro. Anche perché il suo amico Flavio viene inghiottito dal buio, mentre cerca di aiutare una paziente della clinica psichiatrica in cui lavora.Quale può essere il collegamento? Per scoprire la verità Damiano dovrà tornare indietro fino al 1950, nel suo Sud profondamente segnato dalla guerra e dal regime fascista.Sono gli anni del giovane Mimì e del suo amore per Teresa. Gli anni del piccolo Tommaso e del pomeriggio in cui ritrova il corpo martoriato di un bambino sulla riva di un fiume.Gli anni in cui tutto ebbe inizio.



Seguito de "Il buio dentro" (QUI la recensione), i "I figli del male" rivede come protagonisti lo scrittore Damiano detto Lo Sciacallo, il tormentato Flavio e Stefano
Se ve lo state chiedendo, sì, potete leggerlo senza conoscere il primo libro ma ve lo sconsiglio. 
Ci sono vari riferimenti alle vicende passate dei nostri protagonisti, quindi per avere un quadro completo sulle loro personalità e sulle radici dei loro drammi vi consiglio fortemente di recuperarlo.

Siamo a Castellaccio, nel salernitano, quando viene ritrovato il cadavere di un uomo con un biglietto infilato in gola. Solo due le parole scritte ma che inizieranno a risuonare nella mente di tutti: "lui vede".
Intanto Flavio, che lavora in una clinica psichiatrica, fa la conoscenza di una ragazza profondamente turbata e traumatizzata, la n.68.
Passato e presente ancora una volta si intrecciano, perché il male è da cercare lì dove è nato, insinuandosi lentamente.
La storia, infatti, si svolge su tre piani temporali: il presente, il passato di un ragazzo nel 1950, Tommaso, figlio di un padre alcolizzato che scopre casualmente il cadavere di un bambino, e alcuni momenti della vita di Flavio dopo gli avvenimenti del primo libro.
Chi ha ucciso quel bambino negli anni '50? Perché la n.68 non risulta registrata nella clinica? Quale mistero si cela nell'omicidio di quell'uomo portatore di un biglietto enigmatico?

Avevo notato già nel primo libro una grande abilità dell'autore di gestire i piani temporali, ma qui si è completamente superato. 
Ho notato uno stile più maturo, non ci sono momenti lenti, tutto è dosato al punto giusto. 
Nulla è lasciato al caso, è davvero difficile scoprire da soli la verità.
È un crescendo di suspense e tormenti fino ad arrivare a un finale eccellente in cui tutto ha senso ma che lascia dentro un'inquietudine forte e reale. Perché a volte i mostri si nascondono nelle vesti più impensabili
Il buio è l'assoluto protagonista, che è in contrapposizione con lo spiraglio di luce generata da una profonda amicizia. Un legame profondo che può dare la forza di affrontare le situazioni difficili.

L'ambiente viene descritto in modo impeccabile, tanto da dare più volte la sensazione di trovarsi esattamente in quei luoghi.
I protagonisti hanno un ruolo ben studiato, e anche i personaggi secondari svolgono un ruolo importante. Ovviamente trattandosi di un thriller è sempre difficile per me spiegare ulteriori dettagli facendo attenzione a non svelare troppo, diciamo che sarà impossibile non affezionarsi a Tommaso e a sua sorella Teresa, entrambi vittime di un padre che sfugge dal suo ruolo per raffigurare per loro un grande terrore. Importante è anche Mimì, nonno di Flavio, che qui ritroveremo nelle vesti di un giovane ragazzo innamorato ma che è testardo nel creare da solo la propria giustizia.

Ammetto che nel bel mezzo della lettura mi sono sentita un po' disorientata. Tante sono le domande e le pagine correvano veloci, avvicinandosi troppo al termine. Ero preoccupata che alcune cose potessero essere state risolte frettolosamente. Fortunatamente non è stato così. Alla fine tutto ha senso, ogni pagina, ogni dubbio, ogni domanda trova l'incastro perfetto.
Avevo alte aspettative e non ho trovato delusioni. Aspetterò con ansia l'uscita del prossimo libro! 

Un thriller avvincente in cui vi immergerete in una storia buia e sconvolgente!

8 commenti:

  1. Oh, troppo bello!
    Grazie, mi segno questo titolo e anche il prequel!

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  2. Il primo libro è stato strepitoso, adesso spero bene per questo ma già la tua recensione mi ha convinta.
    Ciao!

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    1. Ciao Francesca :)
      Se il primo libro ti è piaciuto sono certa che questo lo apprezzerai tantissimo!

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  3. Risposte
    1. È un buon thriller! Te lo consiglio, Ilaria :)

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  4. E quest'autore è ufficialmente in wish list!! Complimenti per la recensione!!! :)

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    1. Grazie!! :)
      Sono contenta di aver contribuito alla tua wishlist! Poi mi fai sapere ^^

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