martedì 9 luglio 2019

Recensione: L'estate che cambiò tutto - Beth Lewis

TitoloL'estate che cambiò tutto
Titolo originale: Bitter Sun
Autore: Beth Lewis
Editore: La Corte Editore
Tradotto da: F. Ghirardi
Collana: Underground
Data edizione: 18/04/2019
Pagine: 413
Prezzo: 18,90€ (cartaceo) - 9,99€ (ebook)

Tutto iniziò quando trovarono il corpo. Era l'estate torrida del 1971 e da quel momento niente sarebbe stato più lo stesso. John, Jenny, Rudy e Gloria vivono a Larson, una piccola cittadina del Midwest, dove i ragazzi poco più grandi di loro stanno partendo per il Vietnam e dove tutto sembra immobile. Sognano di fuggire lontano aggrappandosi alla loro amicizia, ma un pomeriggio si imbattono nel cadavere di una giovane donna. È chiaro che si tratti di un omicidio ma a nessuno sembra importare. I quattro amici cominciano a indagare e a scavare sempre più in profondità, scoprendo verità che mai avrebbero voluto immaginare. Paranoia e violenza iniziano a prendere il sopravvento. Mentre la madre di John e Jenny sembra perdere sempre più il controllo sotto l'effetto del whisky, il padre di Rudy non lesina atti di vero terrorismo nei confronti del figlio e dei suoi amici che stanno facendo troppe domande. Le estati si susseguono, e insieme al caldo implacabile, una profonda oscurità avvolge Larson e i quattro ragazzi impareranno che, a volte, i segreti è meglio che rimangano sepolti.

John Royal è un ragazzino di soli tredici anni, vive in una piccola fattoria insieme a sua sorella minore Jenny e la madre, una donna infelice, vittima dell'alcol e con l'insana abitudine di portare a casa diversi "papà piccioni", ovvero uomini che entrano nelle vite dei suoi figli per poi sparire all'improvviso.

Le giornate di John trascorrono tra la scuola e il lavoro in fattoria e cercando di contenere i frequenti litigi tra sua madre e sua sorella. Litigi che col tempo peggiorano, causati dalla madre alcolizzata che getta tutta la sua frustrazione su sua figlia, picchiandola e insultandola pesantemente.

I brevi momenti di spensieratezza li ha con i suoi amici Rudy e Gloria e sua sorella nel piccolo rifugio che hanno costruito. Fino a quando, proprio nel lago accanto al rifugio, troveranno il corpo di una ragazza.

"Puoi avere momenti di gioia, John Royal, ma non anni, né mesi, né settimane. Soltanto momenti, quindi assaporali."

Chi è la ragazza? E perché è stata uccisa? Le risposte stravolgeranno la vita di John, Jenny e dei loro amici.

"L'estate che cambiò tutto" è un noir dai tratti disturbanti, composto da pochi ingredienti che rendono la storia cupa, lineare e di grande effetto.

Il romanzo inizia nell'estate del 1971 e termina nel 1973 ed è ambientato in una piccola e povera città rurale, dove tutti conoscono tutti e dove i segreti vengono custoditi gelosamente.

La narrazione è affidata interamente a John e leggere tutto dal suo punto di vista fa male e crea una grande angoscia. Mi sono sentita completamente coinvolta, con la disperata voglia di voler proteggere John e gli altri e di dare libero sfogo alla rabbia per punire i colpevoli. Purtroppo si è impotenti e l'unica alternativa è convivere con una sofferenza che emerge lenta e imponente.

L'autrice ha creato una storia intensa e claustrofobica come il sole e il caldo opprimente dell'estate, in cui paura, sofferenza e rabbia vengono percepiti in modo cristallino.

Non aspettatevi suspense e colpi di scena, la narrazione procede con calma, è lenta, proprio come la nube di oscurità che pian piano affiora e coinvolge senza avvertire. E con calma si concretizza terribilmente la conferma che l'orrore si nasconde perfettamente nella realtà.

Tradimenti, segreti, amicizia, amore fraterno e famiglie disfunzionali sono i veri protagonisti di "L'estate che cambiò tutto", un libro in cui non ci si può fidare di nessuno e che consiglio a tutti gli amanti delle storie oscure!

Ringrazio la Casa Editrice per la copia digitale del libro!

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