venerdì 5 ottobre 2018

Recensione: Dentikit - Simone Sanseverinati


TitoloDentikit
Autore: Simone Sanseverinati
Casa Editrice: Santelli Editore
Genere: Genere antologia di scritti introspettivi fittizi (legati da una cornice)
Data di pubblicazione: Settembre 2018
Pagine: 77
Prezzo: 9,90€ (cartaceo) - 4,99€ (ebook)
finale conclusivo

Dentikit non è un diario e non si avvicina nemmeno allo scritto biografico.

Il tema principale è la solitudine in un testo in cui la forma segue il contenuto. Struttura e percorso convergono nella solitudine. Un cammino parallelo caratterizzato da alto- e bassopiani senza incorrere in salite e discese.
La campana di vetro che si rompe, le aspettative che non hanno compreso i desideri, le pulsazioni, le pretese…

È la vista di un uomo che per restare saldo, tiene le mani in tasca. Marco Recaltelli non scrive a scopo terapeutico, né per lasciare un’impronta ai posteri, scrive perché non può fare altro. I vari passi sembrano apparentemente sconnessi, sono il prodotto di una personalità ineffabile.
Il protagonista si sente come il fiasco di vino che viene riempito, svuotato, di nuovo riempito e ancora svuotato.

Consapevole che prima o poi verrà buttato per l’eccessivo utilizzo, o peggio ancora cadrà.

"Dentikit" è un raccolta di frammenti di pensieri del trentunenne Marco Recaltelli, che in 27 brevi capitoli ripercorre alcuni episodi del suo passato, quelli che probabilmente hanno avuto maggiore impatto nella sua vita.
Il tema principale che fa da collante ai pezzi raccontati è la solitudine.
Una solitudine che a tratti sa di nostalgico.

"La solitudine agisce cruenta e spietata, torturando la volontà con incessanti attacchi. Qualcuno tenta di resistere, ma col tempo la solitudine è sempre più attrezzata, più sofisticata e lo spirito è sempre più stremato, senza tregua. Quando si arriva al punto di non ritorno lo spirito si accascia inerte; in attesa di ritornare laddove non ci è alcuna sofferenza."

Un libro breve e introspettivo, si legge in poco tempo e riesce a catturare l'attenzione del lettore spingendolo a riflessioni.
L'autore è stato bravo a creare un personaggio "vero", perseguitato da dubbi e rimpianti.
Credo che abbia tutte le carte in regole per scrivere libri anche più lunghi ed impegnativi.

La scrittura è tipica dei romanzi di questo genere, quindi non è semplice. Lo stile è piuttosto ricercato, segno che ogni parola è stata scelta accuratamente.

Lo consiglio? Assolutamente! Purtroppo questa è una recensione più breve del solito, ma si tratta di un libro che parla di emozioni. Non va spiegato ed analizzato, va letto!

Ringrazio la Casa Editrice che mi ha omaggiato della copia digitale!

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