mercoledì 26 settembre 2018

Recensione: Dove c'è fumo - Simon Beckett


TitoloDove c'è fumo
Titolo originale: Where There's Smoke
Autore: Simon Beckett
Tradotto da: Fabrizio Coppola
Editore: Bompiani
Collana: Letteraria straniera
Genere: Thriller
Data di pubblicazione: 18/07/2018
Pagine: 400
Prezzo: 18,00€ (cartaceo) - 9,99€ (ebook)

La stanza è immersa in un buio irreale, sembra di camminare nell'inchiostro. Kate cerca di farsi strada a tentoni tra mobili sconosciuti. Non c'è tempo per fuggire. Poi un lampo di dolore, e sangue. Kate Powell è una donna di successo sulla trentina, indipendente, poco incline ai compromessi. Eppure sente che il tempo scorre inesorabile e la vita le appare sempre più vuota, priva di significato. Vuole un figlio, ma è rimasta scottata troppe volte da relazioni inconcludenti e non riesce più a fidarsi. Così decide di ricorrere all'inseminazione artificiale e scegliere il donatore pubblicando un annuncio: a rispondere è Alex Turner, psicologo affascinante e riservato. Il candidato ideale. Se non fosse che l'apparenza inganna.

"Alcuni momenti 
bruciano nella mente 
per sempre"

Non avevo mai letto nulla di Simon Beckett, anche se più volte sono stata tentata di iniziare la serie dedicata a David Hunter, quindi mi sono decisa a leggere qualcosa di suo e l'ho fatto con "Dove c'è fumo", un libro autoconclusivo che è stato pubblicato la prima volta nel 1997 e recentemente è stato rivisitato e ambientato ai giorni nostri.

Kate Powell è la nostra protagonista, una donna di successo avvolta però dalla solitudine. Le sue giornate passano e, nonostante i continui successi lavorativi, il vuoto la opprime e in lei cresce la voglia di diventare madre. Ricorre all'inseminazione artificiale e per trovare un donatore decide di pubblicare un annuncio su delle riviste (già perché un donatore anonimo non le andava bene) . Viste le premesse, secondo voi potrà filare tutto liscio? Ovviamente no!

"Dove c'è fumo" è un thriller che funziona. Avvincente e dinamico, l'autore è riuscito a creare una buona protagonista femminile ed è stato in grado di gestire bene i suoi pensieri senza mai scendere nella banalità.
Lo stile è incalzante, il libro si legge in pochissimo tempo nonostante le sue 400 pagine e riesce a catturare totalmente l'attenzione del lettore.

Non è possibile non notare alcune forzature nel rendere attuale un libro scritto una ventina di anni fa, diciamo che io avrei tolto un paio di parti per renderlo migliore, ma va bene anche così, mi rendo conto di essere troppo esigente quando si tratta di un libro di questo genere.

Lo consiglio? Assolutamente! Un thriller da divorare che consiglio a tutti gli amanti del genere. Per quanto mi riguarda è un libro che mi ha convinta a leggere altre opere dell'autore.






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