giovedì 28 settembre 2017

Recensione: La ragazza italiana - Lucinda Riley


Titolo: La ragazza italiana
Titolo originale: The Italian girl
Autore: Lucinda Riley
Editore: Giunti
Tradotto da: Leonardo Taiuti
Data di pubblicazione: 13 giugno 2017
Pagine: 560 pagine
Prezzo: € 14.90 (cartaceo) / € 8,99 (ebook)

Napoli, 1966. E' una splendida giornata estiva e la casa dei Menici ferve di preparativi per la festa che si terrà quella sera. Rosanna ha solo undici anni e sogna di diventare bella e corteggiata come la sorella maggiore Carlotta, che con la sua pelle di velluto e i lunghi capelli scuri attira su di sé tutti gli sguardi.Ma Rosanna ha un altro dono, che la rende davvero speciale: una voce straordinaria in grado di incantare chiunque la ascolti.Soprattutto il giovane Roberto Rossini, brillante studente della Scala di Milano, che dopo l'esibizione di Rosanna propone a suo padre di farla studiare con uno dei più grandi maestri della lirica. Un incontro fatale, quello tra Roberto e Rosanna, che segnerà per sempre il loro destino. Milano, 1973. Ormai una giovane donna sensibile e appassionata, Rosanna ha finalmente realizzato il desiderio di essere ammessa alla Scala. Inizia per lei un periodo inebriante: il ritmo della metropoli, le estenuanti prove di canto, i primi gloriosi passi sul palcoscenico.E sarà proprio qui che le strade di Rosanna e Roberto si incroceranno di nuovo. Affascinata e intimorita da quell'uomo carismatico e sfuggente, sempre circondato da donne bellissime e acclamato nei teatri di tutto il mondo, Rosanna finisce per essere travolta da un sentimento potente e inarrestabile.Ma un segreto nascosto nel passato di Roberto e le oscure trame di una donna senza scrupoli minacciano di infrangere tutti i suoi sogni...



Perchè l'ho comprato? Ero in libreria in un caldo pomeriggio di giugno quando, curiosando tra le ultime uscite, l'ho notato. "Compralo! È una storia bellissima ambientata in Italia della famosissima Lucinda Riley!" Dicevano... Non ho letto nessun libro di quest'autrice, principalmente perché il suo genere non rientra nei miei gusti, ma per questo ho fatto un'eccezione. 
Apprezzo i romanzi rosa solo se il contesto storico mi interessa, la trama parla chiaro: si inizia a Napoli nel 1966, la protagonista napoletana ha una voce straordinaria, inizia a studiare lirica e dopo ci viene detto che viene ammessa alla Scala di Milano "e che fai, non lo compri?" La copertina, poi, è stupenda, così raffinata ed elegante.
Dopo nemmeno due giorni l'avevo finito e il desiderio di lanciarlo da una finestra era talmente forte che ho dovuto riporre il libro lontano dai miei occhi e ho iniziato immediatamente un'altra lettura per dimenticare. Non mi è piaciuto per niente!

La storia ruota attorno quasi esclusivamente a Rosanna e Roberto.
Entrambi hanno un talento, una voce straordinaria, tanto da essere ammessi alla Scala di Milano. Ora che entrambi possono lavorare insieme si abbandona il contesto lavorativo, non importa più, non viene approfondito più nulla, segno che poco importa il loro lavoro e il loro percorso. Ciò che conta è questo amore malato che si instaura tra i due. Lei si rivela una ragazza egoista, ingenua, irresponsabile, infantile, che non riflette sulle sue azioni e sulle conseguenze che hanno sugli altri. Roberto è un dongiovanni, manipolatore, un bambino viziato, maschilista, un pallone gonfiato, e non si fa scrupoli a calpestare le persone. Perché dovremmo apprezzarlo? 
Non ho realmente percepito quest'importanza dei sentimenti di Rosanna verso Roberto: ha cancellato i suoi sogni, la sua vita, la sua famiglia per la felicità con lui, scendendo anche a pesanti compromessi per far durare la loro storia. 
Non sono stati approfonditi tematiche importanti, Rosanna si trasferisce da Napoli a Milano e non viene detto assolutamente nulla, ma allora perché intitolare un libro del genere "La ragazza italiana"? Poteva essere tranquillamente di un altra nazionalità, l'autrice sembra non darci molto peso, non sembra essersi informata sulle nostre problematiche, sulla nostra cultura e tradizioni, il tutto è lasciato in secondo piano.
Parliamo dello stile: più di 500 pagine che si leggono in fretta, questo perché non ci sono molte descrizioni, ma sono completamente dialoghi e per me non è una caratteristica positiva.

A quanto pare "La ragazza italiana" è stata originariamente scritta e pubblicata come "Aria" nel 1996 ma è stata ampiamente riscritta e aggiornata. È forse un modo per vendere vecchie opere dell'autrice sfruttando la sua attuale popolarità?

Lo consiglio? NO!

I protagonisti risultano poco credibili, irritanti. I sentimenti vengono trattati in modo adolescenziale. Non c'è cura della trama. Lasciate perdere.


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